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Sanità privata, firmato il contratto

Professione Redazione DottNet | 08/10/2020 19:04

Interessa oltre 100mila lavoratori. Incremento del salario del 4,21%

"È arrivata, dopo 14 anni di attesa, la firma del contratto per la sanità privata. Oltre 100mila lavoratori da oggi hanno più diritti e più tutele. Dopo gli investimenti fatti in questi mesi per la sanità pubblica, questa intesa rafforza ancora di più il nostro sistema salute a tutela di tutti i cittadini". Il ministro della Salute Roberto Speranza ha commentato il rinnovo del contratto per gli operatori della sanità privata siglato ieri mattina proprio al dicastero di Lungotevere Ripa. “La firma del contratto, alla presenza del Ministro Speranza, dalle parti datoriali e dalle OO.SS., rappresenta un riconoscimento importante per le risorse umane della componente di diritto privato del SSN ed ha un grande valore simbolico. Il senso di responsabilità comune, che hanno dimostrato lavoratrici e lavoratori, Istituzioni e imprenditori, rispetto alla finalità di raggiungere un obiettivo condiviso, ancorché complesso sotto molti profili, deve essere, a nostro parere, il modello virtuoso per costruire la sanità del futuro oltre che un esempio, anche, per altri comparti”, ha aggiunto  Barbara Cittadini, Presidente Nazionale Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata).

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Il contratto per la Sanità Privata relativo al triennio 2016-2018, prevede che “Sul fronte salariale un incremento pari al 4,21%, per un valore medio mensile di 154 euro (categoria D), e un’una tantum di 1.000 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche, amplia la sfera dei diritti prevedendo l’allargamento e la piena esigibilità dei permessi retribuiti, fra i quali il diritto a 12 ore annue per viste mediche ed esami diagnostici”.
 
Sulla malattia, spiegano ancora Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “si separa il comporto di quest’ultima da quello dell’infortunio, escludendo dal comporto i giorni per le terapie salvavita e i giorni successivi di assenza dal lavoro dovuti agli effetti collaterali. Sulle ferie si garantiscono almeno 15 giorni di calendario consecutivi dal 15 giugno al 15 settembre. Si prevede la costituzione di un fondo a carico delle aziende per la formazione e l’aggiornamento professionale, garantendo l’acquisizione dei crediti Ecm. Nell’orario di lavoro vengono garantiti 14 minuti di tempi di vestizione compresi nell’orario. Alla voce riposo giornaliero c’è la previsione di 11 ore di riposo consecutive senza deroghe, inoltre la prestazione massima dell’orario giornaliero non può superare le 12 ore e viene introdotto un articolo sull’orario di lavoro flessibile”.
 
Ancora, aggiungono, “sul tema diritti si introducono le ferie solidali per i lavoratori in situazioni di difficoltà personale. Quanto alle relazioni sindacali, si potenzia la contrattazione aziendale, l’informazione e l’introduzione del confronto con le organizzazioni sindacali. Sul tema aggressioni si inserisce per la prima volta in un contratto nazionale un articolo specifico che affronta il contrasto alle aggressione al personale. Prevista, sul tema occupazione, una clausola di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato per contrastare il lavoro precario. Infine sulla rappresentanza si attribuiscono un incremento di ruolo alle delegate e ai delegati, sia Rls che Rsu”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

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